martedì, settembre 06, 2005

Il pericolo

Il pericolo è di assistere ancora una volta alla supplenza del potere politico da parte di altri poteri presenti nel Paese: la stampa, la magistratura, poteri economico-finanziari ben identificati e , dulcis in fundo, comici aspiranti a maîtres à penser - Roberto Castelli, Ministro della Giustizia

Questa dichiarazione, rilasciata dal nostro ministro-ossimoro per eccellenza (cittadino padano e politico italiano, cattolico e celtico, contro i giudici e ministro della giustizia) mi preoccupa seriamente. Il fatto che il "potere politico" sia sottoposto alla magistratura è un pericolo??? E da quando? Il pericolo semmai è il contrario, e cioè che il potere politico assoggetti quello giudiziario, trasformando la democrazia in regime! Finché la legge sarà uguale per tutti (politici e cittadini) e finché i politici finiranno in carcere per le loro mascalzonate tanto quanto i cittadini, allora sì che si potrà dire di essere in un paese democratico.

Che i poteri economico-finanziari beni identificati guidino la politica quello è certo un pericolo. Uno di questi, ben identificato con nome e cognome, è il premier: Silvio Berlusconi. E' il suo premier, ed è anche l'uomo più ricco d'Italia. Sono contento che Castelli riconosca il pericolo, ma allora perché è nella coalizione con lui?

Che la stampa o i comici possano ridurre la politica a supplenza è una gran vaccata. La stampa in Italia non è libera visto che le televisioni ed i giornali sono tutti controllati da poteri economici e politici più o meno evidenti (siamo al 72° per libertà di stampa, ce lo siamo dimenticato?). In Italia c'è omertà di stampa, sottomissione, altro che pericolo. Gli unici che dicono le cose come stanno, visto che i giornalisti non possono o non vogliono, sono i comici! Rendetevi conto di dove siamo finiti.

E infine, il "potere" appartiene al POPOLO come sancisce la costituzione. Non ai politici. Il popolo lo esercita nelle forme sancite dalla legge, e quindi ci sarà democrazia non ci sarà pericolo. Non esiste il "potere politico", esiste la politica.

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