mercoledì, marzo 22, 2006

V per Vendetta

Il più bel film che ho visto quest'anno si intitola V per Vendetta.
Entrando al cinema avevo letto stroncature pesantissime (Libero lo bolla come film no-global che incita al terrorismo) e buone recensioni (Ciak ad esempio, ma anche Repubblica e Corriere).
Proprio per questo motivo non vi starò a scrivere la mia recensione, potete leggerne a bizzeffe. Vi dirò che il film mi è piaciuto moltissimo, perché è un film intelligente, colto, citazionista, ben recitato e con un ottimo ritmo. Al di là del messaggio, naturalmente. E poi c'è il messaggio, o meglio i messaggi, perché sarebbe riduttivo far credere che questo film parli solo di politica, dire che promuove le rivoluzioni o che è contro le dittature conservatrici. Con la mia sensibilità, che non è certo quella di un critico né di uno scrittore, ci ho trovato moltissimi altri spunti di riflessione: sulla tolleranza, sull'amore, sulle scelte... e naturalmente sulla vendetta.
Sono entrato nella sala per essere frastornato da effetti speciali e combattimenti al rallentatore, e invece ho divorato fino all'ultimo fotogramma tutta la pellicola uscendone estremamente soddisfatto. Non ho letto la graphic novel dalla quale il film è tratto ma mi piacerebbe farlo... dopo la delusione della trasposizione cinematografica di The League of Extraordinary Gentleman, Alan Moore si meritava un altro buon lavoro sui suoi fumetti. Meglio ancora di From Hell che ho apprezzato molto.

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