mercoledì, dicembre 19, 2007

Cos'è la satira

Sono passati diversi giorni dalla chiusura di Decameron.
Luttazzi ha pubblicato fiumi di commenti dei suoi fan sul suo blog. Tuttavia devo ancora leggere un commento di qualcuna delle "grandi penne" che scrivono su giornali e televisioni che solidarizzi con Daniele anziché lanciarsi in stupide (perché false) disquisizioni social-filosofiche sulla satira. La satira è quello che è, dalle gare di scoregge di Petronio in poi. L'immoralità in televisione ce la mostra non chi accosta i criminali (Ferrara, Previti, Berlusconi) alla cacca, ma chi li tratta da grandi personalità quali non sono. Per concludere il discorso sulla satira, volevo inviarvi un bel carme di Catullo. Ovviamente la sua non è satira. E' troppo eccessivo. E secondo me non ha diritto di essere pubblicato. Dovrebbe automoderarsi. E comunque non fa ridere.

Io ve lo metterò in culo e in bocca,
Furio culattone, Aurelio finocchio,
che tacciate me di impudico
per via di versi un po' arditi.
Ma il poeta consacrato dev'essere sì
casto, ma nella persona, non per forza nei versi:
che hanno spirito e grazia
se sono effemminati, lascivi,
se possono ridestare le voglie
non dico dei ragazzi, ma degli uomini
pelosi, che non muovono più le membra torpide.
Per aver letto di milioni di baci,
pensate che io non sia un vero uomo?
Io ve lo metterò in culo e in bocca.

(Catullo, carme XVI, traduzione G.Paduano)

martedì, dicembre 11, 2007

Decameron al rogo

Le puntate del programma di Daniele Luttazzi, Decameron, sono state poste sotto sequesto probatorio da parte dei carabinieri su richiesta di Daniele stesso. Avevano minacciato di distruggere tutto il girato, fortunatamente non l'hanno fatto. Per chi fosse curioso di come sono andati i fatti veramente, il blog di Luttazzi è sempre lì.

sabato, dicembre 08, 2007

Luttazzi no more

Iniziamo con un breve resoconto del successo delle puntate, tratto dal blog di Daniele Luttazzi:

4 11 07

L'esordio è stato un trionfo paragonabile alla fine della Seconda guerra mondiale, ma senza il bombardamento di Dresda. Grazie a tutti. Stasera su La7 la replica della prima puntata. Così avete l'occasione di perderla di nuovo.

11 11 07

Nuovo record di ascolti per la seconda puntata. Punte di 2 milioni e mezzo di spettatori. E costantemente sopra Rai2 ( non ci vuole molto, ma da lì mi hanno cacciato, ben gli sta ). Leggo che Cappon, schifato dai programmi Rai, adesso propone che dal 2008 i varietà tornino a essere "scritti da autori" e "recitati da attori". E' quello che facevo a Satyricon e continuo a fare con Decameron. Se affidavano la Rai a me risparmiavano tempo e denaro. Asini!

18 11 07

La terza puntata, di colpo, fa gli ascolti medi di La7. Mmmm....

25 11 07

Quarta puntata: di nuovo record, di nuovo sopra Rai2. Grazie, era meritato.

01 12 07

Puntata memorabile con pubblico in aumento: punte di 2 milioni e settecentomila spettatori. ( Il passaparola comincia a fare effetto. ) Un grazie speciale a Franza Di Rosa e a tutto lo staff di Decameron e di La7 per l'impegno produttivo enorme e il risultato perfetto. Ricordo ai fan che il programma è in replica su Comedy Central ogni mercoledì alle 21 e alle 24, e su La7 il giovedì alle 24 ( e così Decameron è visto da altri novecentomila spettatori! ) Superbe!


Ok, DUE volte sopra RAIDUE, e in crescendo. Le cose non potevano continuare così. E infatti ecco la notizia del giorno (da Yahoo/Ansa):

ROMA - Decameron, il programma di Daniele Luttazzi in onda il sabato su La7, e' stato sospeso. La decisione e' stata presa dalla stessa emittente ed e' stata motivata con le offese e le volgarita' rivolte a Giuliano Ferrara nella puntata di sabato scorso, andata in onda anche in replica. La nuova puntata del Decameron di Luttazzi sarebbe dovuta andare in onda oggi in seconda serata.

''La direzione de La 7 - si legge in una nota - ha deciso di sospendere la messa in onda dello spettacolo di satira Decameron di cui e' protagonista Daniele Luttazzi. Con Daniele Luttazzi - spiega la nota - e' stato stipulato un contratto che garantiva la sua piu' totale liberta' creativa, come dimostrato dalle puntate fin qui andate in onda. Di questa liberta' - rileva la nota - era necessario fare un uso responsabile, cosa che non e' avvenuta. Infatti nella puntata di sabato scorso, replicata giovedi', Daniele Luttazzi ha gravemente insultato e offeso Giuliano Ferrara, che con la stessa La 7 collabora da anni come co-conduttore di Otto e mezzo''.

''Le espressioni usate - sottolinea ancora la nota dell'emittente - sono palesemente in contrasto con la satira e si configurano come una provocazione alla dignita' e all'onore personale di un nostro collaboratore. La 7 - conclude la nota - si riserva anche di considerare la questione sotto il profilo legale per i possibili danni di immagine, trattandosi di una emittente fondata sul binomio inscindibile di liberta' e responsabilita' verso le persone cosi' come verso il pubblico''. Luttazzi era tornato da tre settimane in tv dopo il cosiddetto 'editto bulgaro' di Silvio Berlusconi nel 2002 che aveva provocato il suo allontanamento dalla Rai dove aveva condotto il programma Satyricon. In una puntata di Anno Zero Michele Santoro ne aveva chiesto il ritorno e Luttazzi aveva scherzato su questa richiesta proprio nello spot che annunciava il suo ritorno su La 7.

Nella trasmissione Decameron, andata in onda sabato 1 dicembre e replicata giovedi' 6, Luttazzi aveva detto che l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ''ha avuto il coraggio di dire che lui, in fondo, era contrario alla guerra in Iraq", dopo quattro anni di conflitto, migliaia di vittime tra i soldati americani e decine di migliaia tra i civili iracheni. ''Come si fa a sopportare una cosa del genere?'', si era chiesto Luttazzi, spiegando di avere ''un proprio sistema'': pensare ''a Giuliano Ferrara dentro la vasca da bagno'', con Berlusconi, Dell'Utri, Previti e la Santanche' che compiono su di lui atti volgari. Il tutto espresso in termini altrettanto volgari. (ANSA)

Le espressioni usate, per noi che non siamo giornalisti e quindi possiamo evitare il perbenismo e dare le notizie come stanno, erano piuttosto forti... del tipo Giuliano Ferrara nudo in una vasca mentre gli altri già citati gli cagano e pisciano addosso. Una scena che -al contrario di quanto scritto sulla nota di La7- ha tutto a che vedere con le rappresentazioni satiriche classiche (lo dico per chi non avesse mai letto satira classica, come quelli di La7). Ma ovviamente non è l'argomentazione che si discute. E nemmeno i contenuti (Ferrara è libero di citare chi gli pare se si sente offeso o calunniato, tanto Luttazzi le cause finora le ha vinte tutte). Il punto è che se a mezzanotte e un quarto di sabato sera un cittadino vuole vedersi in televisione Luttazzi, in Italia sappiate che non può. E' una libertà che non ci appartiene.
Mi raccomando non perdetevi Uomini e Donne alle 14.00 con la De Filippi. Quella sì che è televisione.

venerdì, dicembre 07, 2007

lunedì, dicembre 03, 2007

Il Caleidoscopio delle Realtà

Sul mio sito personale ho appena aggiunto l'ultima avventura scritta e illustrata da me medesimo: il Caleidoscopio delle Realtà. Si tratta di una ventina di pagine battute al computer, poi riorganizzate per benino, infine arricchite (se così si può dire) con qualche disegno che ho avuto modo di fare (con pennarello punta fine quale strumento) durante una riunione-fiume scout.

L'idea per questa avventura mi è stata fornita da un episodio della mia campagna in corso, Lo Zeist. In un momento di follia, i personaggi decisero di impegnarsi nel recupero di un artefatto nephandico che non aveva nulla a che fare con la trama della campagna. Creai così una piccola avventura all'interno di un labirinto illusorio generato dall'artefatto stesso. I giocatori ne rimasero letteralmente terrorizzati! L'idea di essere all'interno di qualcosa che confonde ogni senso e dalla quale quindi non si ha speranza di uscire li aveva davvero colpiti.
Così, decisi di estrarre questo episodio dalla campagna per costruirci attorno un'avventura completa e indipendente.
La seconda idea fondamentale è stata uno spunto per avventura (adventure hook, come direbbero gli anglofoni) presente su un manuale della linea Nephandum, in cui viene narrato di un anacoreta che invia i personaggi a cercare un artefatto, ma in realtà è lui stesso il pericolo da cui devono salvarsi. Ho messo questa idea assieme alla precedente e si combinavano perfettamente, ma mancava ancora un flavour, il sapore, l'atmosfera che avrebbe dominato l'intera vicenda.
Sembrava ovvio che il terrore ancestrale del quale avrebbero tentato di fermare i piani fosse Hyssiris, maestro delle illusioni. Non poteva essere altrimenti. Iniziai a vagare per le immagini fantasy che conservo nel mio computer. Tra le tante, trovai l'immagine di una distesa erbosa sconfinata, disseminata di rocce aguzze e sporgenti come zanne di roccia dalla piana silenziosa. Mi sembrò un panorama stupendo per ambientarci un'avventura nel regno della follia. Il soffiare del vento, il silenzio assordante, l'assenza di qualsiasi cosa fino all'orizzonte... era perfetto. Purtroppo di quell'immagine avevo dimenticato di appuntare l'autore. La vedete qui sopra, riprodotta parzialmente, in modo da evitare guai. In ogni caso, non potevo fare a meno di usarla, ed è l'unica immagine non mia presente nell'avventura.
E' così che ho creato Theret, una città al crocevia di diverse rotte commerciali che attraversano le sconfinate praterie di Engwer. Nelle praterie giace l'artefatto-labirinto: il Caleidoscopio (che caleidoscopio non è).

Cos'altro serviva? Un po' d'azione e un finale. Ho pensato che l'obiettivo principale di ogni emissario è quello di generare, creare, dare vita a una loggia. Un gruppo di persone che lo aiutino a portare a termine i suoi obiettivi, o comunque gli obiettivi che -volente o nolente- sta perseguendo per conto del terrore ancestrale. La figura dell'anacoreta mi ha fatto venire in mente quei santoni new-age che guidano comunità di meditazione. Una persona carismatica come un eremita poteva attrarre a sé seguaci in cerca di significato nella propria vita, oppure gruppi di potere interessati a conoscere la via per la conoscenza suprema. Questa forma di reclutamente poteva avvenire anche spontaneamente, senza che l'emissario fosse veramente intenzionato a circondarsi di proseliti...
Da questa premessa nascono i pretesti per i pochi combattimenti presenti nell'avventura. Uno dei quali, tra l'altro, è reso assai più interessante dalla presenza del passato dell'eremita, concretizzato dal potere di Hyssiris. Nello scontro finale, il gruppo sarà addirittura proiettato all'interno della mente dell'anacoreta, per combattere fisicamente contro le sue deviazioni mentali e porre fine alla sua pazzia... una soluzione delirante per porre fine al delirio.