giovedì, febbraio 14, 2008

Tre film a settimana

Secondo me né 30 giorni di buioCloverfield meritano i voti ottenuti su imdb. Il ché mi fa riflettere, perché mi orienta a supporre che il 90% delle persone che frequentano imdb abbia 14 anni. Infatti 30 giorni di buio è un filmetto con qualche scena interessante e qualche buona idea di sceneggiatura qua e là (la bambina famelica, il petrolio che inonda la città, la spettrale petroliera), che però si perde nei diecimila luoghi comuni dei film di genere, riproponendo scene, dialoghi e situazioni che si sono già viste in centinaia di altri film dello stesso tipo. Insomma spreca un sacco di buone occasioni e si perde nel dozzinale, entrando con decisione nella categoria di "uno dei tanti". Se imdb gli appioppa un quasi sette, significa che la maggior parte dei votanti non ha mai visto altri (e migliori) film del genere.

Cloverfield invece mi ha fatto venire il mal di testa dopo venti minuti, ma è decisamente più interessante di 30 giorni di buio. Prima di andare al cinema avevo letto la recensione del film sul Corriere della Sera, che diceva che il film era una scemenza perché le batterie della telecamera duravano all'infinito, il film aveva un montaggio e quindi non era credibile, e infine i dialoghi erano banali. Invece io, vedendo il film, mi sono reso conto che l'unica cosa che gli manca è la storia, perché in soldoni si tratta del solito mostro tipo Godzilla che arriva e sfascia tutto (con tanto di gozzillini, anche quelli già visti). Dal punto di vista tecnico, tutte le accuse riportate dal Corriere cadono immediatamente: innanzitutto la telecamera non dura all'infinito, ma solo 85 minuti (che è la durata del film, e la mia telecamera ha batterie che durano fino a due ore); poi c'è la storia del montaggio, che secondo me è la cosa più geniale del film. In pratica il nastro che gli spettatori vedono è stato registrato due volte, e ogni volta che l'operatore spegne per un po' la telecamera, emerge qualche minuto della registrazione che c'era sotto, creando quindi un effetto montaggio (o effetto flashback, in questo caso) molto interessante; infine c'è la questione dei dialoghi, che effettivamente sono abbastanza tristi, del tipo "ehi fico" oppure "ma che cavolo succede!!! oddio oddio!!! per la miseria!!!" e così via, per tutto il film... però è un effetto palesemente voluto, perché il film è girato da un ventenne che segue altri amici ventenni a New York durante lattacco di Godzilla, e non fatico a credere che tra loro parlino esattamente come viene mostrato nel film (dubito che lo sceneggiatore, dopo aver inserito per la quinta volta la parola "fico" in una scena, non se ne sia reso conto... è chiaro che l'ha fatto volutamente). Insomma magari quelli di imdb sono un branco di adolescenti malati di playstation, e per questo il film ha preso quasi otto, ma dall'altra parte il critico del Corriere della Sera non ha capito un cazzo del film, visto che lo critica su tre aspetti inattaccabili invece di limitarsi a dire che a parte il modo in cui è girato, la sceneggiatura è assente.
Il film più bello che ho visto questa settimana, è Irina Palm.

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