martedì, settembre 23, 2008

Ma Adamo ed Eva sono esistiti davvero?

Questo brano è tratto da Adista (vedi link qui a fianco). E' la ritrattazione di un sacerdote, il quale è stato caldamente invitato (praticamente obbligato) a rivedere quanto aveva affermato in alcuni suoi precedenti interventi. Interventi -a mio parere- del tutto sensati, pieni di amore verso Dio e di buonsenso. Ma evidentemente c'è chi, in Santa Sede, pensa che la vera fede si ottenga abdicando alla ragione, negando la realtà, raccontanto stronzate e inginocchiandosi davanti a fanfaronate degne di Vanna Marchi (vedi il sangue di San Gennaro o le lacrime delle madonne di coccio, per citarne solo due). E' una ritrattazione un po' lunga, ma se avete pazienza, vale davvero la pena leggerla.


Ritrattazione in ambito nazionale

di Ariel Álvarez Valdez

Nella mia condizione di sacerdote della Chiesa cattolica, e per esplicita richiesta della Santa Sede, intendo rettificare con la presente alcune affermazioni che sono risultate contrarie agli insegnamenti della Chiesa (secondo il Catechismo della Chiesa cattolica), Chiesa che amo, che rispetto e a cui desidero continuare a restare unito nel mio ministero.

1. Avevo affermato che Dio non gradisce la sofferenza dell’uomo, che non la prescrive né la permette in maniera diretta, perché Dio salva mediante l’amore e non mediante il dolore. E che non potrebbe mai rientrare nella volontà di Dio qualcosa che possa far soffrire l’uomo.

Tuttavia, questo non coincide con gli insegnamenti della Chiesa cattolica, in base a cui la sofferenza ha un valore salvifico.

2. Avevo affermato che Dio fa sempre miracoli, ma non sospendendo o superando le leggi della natura, poiché tali leggi sono ben fatte da Dio e non c’è necessità di sospenderle; che Dio, quando fa miracoli, li fa attraverso le stesse leggi della natura, molte delle quali non conosciute dal-l’uomo, che per questo, a volte, ha l’impressione che esse vengano “sospese”. E che questa spiegazione non ridimensiona assolutamente il potere di Dio, ma, al contrario, lo rende più saldo e più grande.

Tuttavia, questo non coincide con gli insegnamenti della Chiesa cattolica, in base a cui i miracoli intesi come sospensione delle leggi naturali sono possibili.

3. Avevo affermato che, con gli insegnamenti di Cristo, il valore dottrinale del libro di Giobbe è stato superato, poiché questo libro è stato scritto 400 anni prima di Cristo, e il suo autore non conosceva i nuovi insegnamenti di Gesù rispetto alla sofferenza. Avevo affermato anche che, con gli insegnamenti di Cristo, pure il valore dei dieci comandamenti è stato superato, poiché questi sono stati trasmessi da Mosè per il popolo ebraico, mentre Gesù afferma nel Discorso della montagna (Mt 5) che i cristiani non devono basarsi sui dieci comandamenti ma tenere una condotta superiore.

Tuttavia, questo non coincide con gli insegnamenti della Chiesa cattolica, in base a cui, con l’apparizione del Nuovo Testamento, il valore dottrinale del libro di Giobbe o quello dei dieci comandamenti non è stato superato (Catechismo della Chiesa cattolica 123).

4. Avevo affermato che i primi capitoli della Genesi (il racconto di Adamo ed Eva, di Caino e Abele, dell’arca di Noè) non hanno un contenuto storico nel senso moderno della parola, ma appartengono ad un genere letterario particolare, con cui si intende piuttosto trasmettere degli insegnamenti sull’origine dell’uomo e del peccato nel mondo.

Tuttavia, questo non coincide con gli insegnamenti della Chiesa cattolica, in base a cui, nonostante i generi letterari, questi capitoli contengono racconti storici.

5. Avevo affermato che il racconto dell’Annunciazione del Vangelo di Luca, cioè la narrazione di un angelo che entra volando in casa di Maria e conversa fisicamente con lei, non ha fondamento reale in questi termini, in quanto Luca ha impiegato un genere letterario particolare per raccontarla, chiamato “racconto di annunciazione”, frequentemente usato in altre parti della Bibbia.

Tuttavia, questo non coincide con gli insegnamenti della Chiesa cattolica, in base a cui l’annunciazione ha avuto realmente luogo nella storia così come la racconta san Luca.

6. Avevo affermato che l’idea della verginità di Maria “durante il parto” (il fatto cioè che non vi sia stata rottura dell’imene) è basata sui vangeli apocrifi, e che il parto di Maria deve essere stato normale, come quello di ogni donna, giacché questo non aggiunge e non toglie nulla alla grandezza di Maria, così come non tocca il fatto della sua verginità perpetua.

Tuttavia, questo non coincide con gli insegnamenti della Chiesa cattolica, in base a cui Maria si è mantenuta vergine anche durante il parto (Catechismo della Chiesa cattolica 499).

Oltre a ciò, intendo chiarire due affermazioni fatte correttamente, ma che possono essere fraintese.

7. Quando ho scritto che il racconto di Adamo ed Eva che mangiano del frutto proibito nel Paradiso non è una narrazione storica, ma intende solo trasmettere un insegnamento religioso, alcuni hanno pensato che io stessi negando con ciò la dottrina del peccato originale. Per questo intendo chiarire che non ho mai negato tale dottrina, ma che la sostengo e la riaffermo, così come insegna la Chiesa cattolica.

8. Quando ho detto che tutti i cristiani, per il fatto di essere battezzati, sono sacerdoti di Gesù Cristo, alcuni hanno pensato che io stessi sostenendo che tutti sono ugualmente sacerdoti di Gesù Cristo in senso ontologico. Per questo voglio chiarire che ho sempre creduto, e che così ho voluto dire, che il sacerdozio comune dei fedeli e il sacerdozio ministeriale sono essenzialmente diversi, e partecipano in diversa maniera dell’unico sacerdozio di Cristo.

Pertanto ritratto tutte queste affermazioni che non coincidono con ciò che attualmente insegna la Chiesa cattolica.