lunedì, gennaio 17, 2011

Gossip

Durante le feste, il settimanale gossipparo della scuderia berlusconiana Chi ha dedicato un meraviglioso reportage fotografico al pranzo di Natale della famiglia del premier. Sticazzi del pranzo di Natale della famiglia del premier, potrei dire. Però qualcuno 'ste riviste se le compra, e quindi non sarebbe appropriato liquidare tutto con "sticazzi" (non sarebbe appropriato, ma sarebbe fichissimo). Probabilmente esiste una intera Italia che si nutre di certe schifezze: pettegolezzi, paparazzate, scoop sulla vita privata dei vip, gossip. Le edicole traboccano di quelli che io amo definire "giornalacci da sala d'attesa" (anche se io in sala d'attesa preferisco leggere annunci immobiliari che certa immondizia). Questa Italia esiste. Compra certe riviste. Si compiace della propria morbosità. Si dice da sola che "non c'è niente di male". A me non interesserebbe nemmeno parlarne, ma poi capita qualcosa di curioso. Il nostro premier viene indagato come usufruente finale di prostitute (forse pure minorenni) e il politico di turno va in edicola a dirci che siamo tutto malati di gossip.

Chiariamo le cose, una volta per tutte. Se il premier di un paese va a puttane, non è gossip. E qualunque politico che vada in televisione a dire che l'interesse di un elettore per il fatto che il suo premier è indagato come cliente di prostitute sia amore di gossip, è un politico mediocre, scarsamente intelligente, paraculo, e anche molto triste.
Gli "onorevoli" politici (così chiamati perché la Costituzione li richiama ad esser tali), in quanto tali, devono rispettare la legge ancora più degli altri. L'Italia sembra essere l'unico paese dove, come dice Luttazzi, essere premier è un'attenuante generica anziché un aggravante, quando si commette un crimine. Se un elettore si interessa del fatto che il proprio premier si accompagna con prostitute minorenni, significa che è un elettore attento, responsabile e diligente. Non che è uno sporcaccione moralista. Indignarsi per le schifezze e le bassezze delle persone di statura infima, come Berlusconi, significa di buon grado onorare chi fa politica con decoro e nel rispetto della legge, che è quanto chiunque si augura da parte di un politico.

Per concludere, vi lascio con un pezzo tratto da un articolo di Silvia Truzzi, su Il Fatto Quotidiano, che è attinente alla vicenda delle immagini pubblicate da Chi.

«Un comandamento dice: “Onora il padre”, è immaginabile che sia complicato osservarlo. Si potrebbe capovolgerlo. “Onora i figli”, invece che esporli come un santino nell’assurda convinzione che questo porti qualche beneficio elettorale. (...) Il presidente del Consiglio crede – e forse è tristemente vero – di essere invidiato da molti uomini per le sue avventure sessuali. Non ne fa mistero: al capo piacciono le donne, dopo una giornata di duro lavoro bisognerà pure divertirsi. Allora, se non altro, basta pose ipocrite e ritratti di una apparentemente happy family da telefilm americano.»

Illus. da Calvin & Hobbes di Will Watterson edito da Comix

Nessun commento: