venerdì, febbraio 18, 2011

Il fenomeno dei "fenomeni"

Roberto Benigni è andato al Festival di Sanremo a fare una comparsata di 15 minuti, e per 15 minuti ha chiesto 250.000 euro, roba che mia madre per guadagnarli deve lavorare 8 anni. Questa cosa ha fatto indignare qualche persona, come è facile immaginare, e anche a me fa incazzare un pochino... si tratta di tanti soldi, per 15 minuti, e nonostante la simpatia che provo per Benigni, di questi tempi si fa fatica a immaginare che i minuti di una persona possano valere 16.000 euro l'uno.

Però... è anche vero che in quei 15 minuti lo share ha toccato il 50% il che vuol dire che una persona su due stava guardando Benigni, e che probabilmente la pubblicità subito prima e subito dopo l'intervento di Benigni l'avranno venduta a prezzi comparabili al PIL di uno stato africano. Insomma 'sti 250.000 euro se li è meritati, se stiamo a guardare le leggi del mercato. Poi consideriamo che a parte un paio di minuti di battutelle iniziali, fondamentalmente ha spiegato a tutti gli italiani l'inno di Mameli!
E' chiaro che non è facile trovare un altro che ti fa il 50% di share spiegando l'inno di Mameli. E quello che dobbiamo chiederci non è "come mai lui ci riesce" ma piuttosto "come mai non ci riesce nessun altro". Perché Benigni non è l'unico showman di talento che abbiamo in Italia. Ma in un panorama televisivo dove il direttore generale della RAI telefona all'Isola dei Famosi per congratularsi per la trasmissione e dove vanno in onda porcate tipo le trasmissioni di Maria de Filippi e il gioco dei pacchi... direi che Benigni 250.000 euro si può permettere di chiederli.

Il punto è che se in televisione le cose che dice Benigni si potesse permettere di dirle chiunque, saremmo in uno stato libero e civile... e soprattutto se in televisione ci fossero più persone come Benigni, allora Benigni non sarebbe più un "fenomeno" e forse si eviterebbe di pagarlo quanto otto anni di stipendio di mia madre per 15 minuti di intervento. Non discuto che Benigni sia bravo, è bravissimo, e proprio perché ormai è considerato un "mostro sacro" può permettersi di fare battute che chiunque altro le facesse rischierebbe la testa, ma è proprio questo il punto. Benigni fa ironia su cose terribili. Quando dice "Silvietto scusa faccio solo una battuta e poi basta" e ride e scherza, sta ironizzando sulla catastrofe che piaga la televisione e più in generale la cultura italiana.
Perché fa così tanto odiens? Perché alla gente piace che lui prenda per il culo i potenti, piace che renda la cultura una cosa alla portata di tutti e soprattutto alla gente piace chi sa fare la televisione. E' come dice Luttazzi, la gente ne ha bisogno. Se in televisione ci fosse gente come Benigni tutto il tempo, invece che leccaculo assunti per parentela e pompini, invece che tette e culi che vanno in onda per questioni di affarismo politico, allora Benigni sarebbe pagato normalmente perché sarebbe semplicemente un altro di quelli che stanno in televisione perché sanno fare televisione e non sarebbe considerato una specie di "fenomeno".

La domanda quindi è... perché la televisione italiana è piena di stronzi che non sono capaci a fare un cazzo anziché di programmi condotti da agente brava e intelligente come Benigni? Adesso sarò chiaro ai limiti della denuncia: ma Giletti, che talento ha? e quell'altro simpaticone lampadato di Carlo Conti? ...e c'è tanta altra gente di cui non conosco manco i nomi perché di televisione ne sorbisco poca ché mi fa venire il voltastomaco... Ma gli zombi redivivi tipo Frizzi? E le conduttrici ignoranti che stanno lì solo perché sono gran gnocche? E le figure grottesche come Malgioglio?

Che stanno facendo adesso i veri artisti, cantanti e pensatori veri, uomini di cultura e di spettacolo, gente capace di fare la televisione? Ne cito alcuni tipo Dario Fo, Beppe Grillo, Daniele Luttazzi, Gigi Proietti, Lella Costa, Corrado Guzzanti... gente che il televisore lo farebbe ESPLODERE. Dove sono? Dategli un programma in prima serata! E ce ne sono altri che ogni tanto appaiono, facendosi pagare centinaia di migliaia di euro perché in mezzo alla desolazione televisiva spiccano come fuoco nella notte, come Celentano o Fiorello...
Non farebbero il 50% di share ogni sera? E allora perché non stanno lì e invece in televisione c'è Simona Ventura con le tette rifatte a presentare l'Isola dei Cazzoni?
Luttazzi con Decameron su LA7 a mezzanotte faceva il 6% quando una qualsiasi trasmissione in prima serata sulla stessa rete fa di solito il 3-4%. E non ci stanno persone di talento che possono condurre programmi in maniera migliore, più elevata, più brillante e meno gretta di non so... Panariello? Nessuno si accorge che quando Fiorello fa una trasmissione ti sfonda i dati di ascolto? E Fiorello chi è? E' solo uno che sa fare televisione (e ti pare poco). Ma forse se fai andare gente di qualità a fare tv si accorgono che tutto il resto è una merda.

E Fiorello non fa ascolti per quello che dice, perché effettivamente non dice granché. E' solo bravo, quel tipo di bravura che merita di andare in televisione. Quello che c'è in televisione adesso invece, merita di non andarci!
Perché allora stanno lì? ... perché non ci credo che c'è stata una selezione, un casting, e alla fine ha vinto Giletti!!! ...o Carlo Conti!!! ...o Barbara D'Urso!!! Ma che talento hanno? Chi sono ste persone di fronte a Lella Costa, Ascanio Celestini o Sabina Guzzanti per dire? Sono insignificanti.
Poi grazie che arriva Benigni e BOOOM esplode lo schermo... la gente è abituata alle "sagaci battute" di Paolo e Luca...

Concludo che Enzo Biagi è morto senza lo spazio che meritava in TV perché al tempo non gli rinnovarono il contratto della tramissioncina che conduceva, il Fatto, cinque minuti al giorno, alle otto e mezza dopo il telegionale. E ci hanno messo le comiche di Max e Tux al suo posto.

5 commenti:

Laren ha detto...

Quanta ragione...
Purtroppo chi sfonda ha capito che la televisione non è per loro... Perché non c'è spazio per loro, ma solo spazio per merda mediatica...
Gigi Proietti, tranne ospitate, si è relegato al teatro (il che sarebbe un bene, se la gente si degnasse di andarci di più).
Sabina Guzzanti ha ormai la critica di tutti solo per aver detto la verità condita con quel che pensa... Gli altri guzzanti sono relegati in piccole parti... Soprattutto Corrado che, tranne una particina in Boris e il film Fascisti su Marte, non fa più tanto altro.
Luttazzi rimane scomodo per gli alti borghi. Ascanio Celestini nn è mai stato tanto apprezzato (anche se ultimamente sul canale Current l'ho visto parecchie volte, come il suo spettacolo sulle fosse comuni). Lella Costa si è relegata a fare piccoli scetch in alcune puntate di Zelig.
Dario Fo si concede spesso solo al teatro e Beppe Grillo è ormai mal visto da tutti...

E in tanto in televisione trovano spazio Giletti, Conti, Enrico Papi e quella celebrolesa tettona che sta con lui, la Ventura, De Filippi (che ha ormai spodestato il marito). E le uniche satire le vediamo fare da Luca e Paolo nelle Iene o dalla Litizzetto da Fazio o dalla Cortellesi e da Ficarra e Picone su Zelig (anche se cmq satira "accettabile").

E programmi carini come "Per un pugno di libri" che cercava di riportare la lettura tra i giovani (con un Neri Marcorè mai visto), sempre più relegato a discapito di vendite di libri quali "Cotto e Mangiato".

Ma la merda mediatica rimarrà così... Perché agli italiani medi, basta che gli lasci Calcio, tette e programmi comici o serie tv dalla grafica sagace, e loro staranno apposto...

Marco R ha detto...

Benigni costa tanto perché, ahilui, è diventato uno status symbol, come quei libri che tutti comprano per metterli in bella mostra in salotto, senza averli letti, ovviamente.
Lui fa il suo mestiere, lo fa bene e con cuore. Ha la dote della levità, che lo aiuta enormemente a non fare la fine di altri che sono stati percepiti come minacciosi dal potere e sono stati epurati. Questo lo aiuta anche a trattare di temi seri senza annoiare, anche se penso che molti lo guardino perché è Benigni, quindi bisogna guardarlo.

Non c'entra niente, ma vorrei aggiungere che io Ascanio Celestini non lo riesco a sopportare. Parla troppo velocemente, senza inflessione, quasi biascicando, faccio fatica a seguire il filo logico. Preferisco di gran lunga Marco Paolini, come "voce popolare" (non saprei bene come altro definirli). Sarà che sono veneto anche io, e lo sento parlare una "lingua" che conosco meglio? Boh...

Bigio ha detto...

Eheh se Ascanio parla troppo veloce, allora Daniele Luttazzi ti seppellisce. :)
Ti suggerisco comunque i suoi libri, o anche il suo recente film (io non l'ho visto ma ho visto lo spettacolo teatrale da cui è stato tratto). Anche Marco Paolini è bravo. Infatti in TV non si vede. Io li definirei "narratori"... sono quello che resta della bellissima quanto bistrattata pratica della tradizione orale. Sai, raccontare storie, sapersi fare ascoltare.

Laren, per quanto riguarda la satira, quella che fanno i comici da te citati (compresi Ficarra e Picone) è veramente floscia. Da Apuleio a Dario Fo, la satira deve GRAFFIARE deve essere arguta, pungente, farti ridere con la sua aggressività. Devid Letterman che sputtana il presidente USA con il presidente USA presente. Quella è satira. Ma qui sono 15 anni che la satira non la vede più nessuno, mi pare umano cominciare a scambiare per satira quella della Littizzetto, che quando è ben fatta è tutt'al più arguta (e divertentissima) ironia.

Anonimo ha detto...

Comunque per la cronaca, Benigni ha devoluto tutto in beneficenza per creare una nuova ala in un ospedale di Firenze (adesso non ricordo quale). Quindi oltre che bravo e fenomeno, direi anche signore...

Bigio ha detto...

Certo, ma non è importante. Il punto non era cosa ci faceva con i soldi, ma quanti gliene hanno dati, e perché. E via dicendo.