lunedì, aprile 18, 2011

Dopo aver rivisto Tron Legacy

Ho visto questo film al cinema. Poiché mi era piaciuto molto, ma nutrivo qualche dubbio in proposito, ho aspettato a parlarne bene. Nel cinema multisala dove sono andato a vederlo, qualche mese fa, lo proiettavano esclusivamente nel fastidiosissimo formato 3D, che io ritengo una stronzata mirata a stimolare i cervelli atrofizzati della nuova generazione di teen-ager cresciuti a televisori 50 pollici e playstation 3 (e badate che non ho nulla né contro i televisori 50 pollici, né contro la playstation 3).
Ma tornando al film, sono stato costretto a sorbirmelo con occhialetti di plastica sul naso e futili immagini stereoscopiche. Eppure mi è piaciuto. Nonostante il fastidio.
Ci sono tornato, a vederlo, perché a forza di consigliarlo agli amici mi era venuta voglia di rivederlo. E mi è piaciuto anche la seconda volta. Ma siccome si trattava di un film di grosso impatto visivo, con musica roboante e effetti speciali grandiosi, ho pensato: sarà l'effetto cinema.
Ebbene ieri l'ho rivisto in blu-ray con la mia playstation 3 su televisore 50 pollici (ve l'avevo detto che non li odiavo). E mi è piaciuto comunque! A questo punto mi sono chiesto: come mai? Per le scene d'azione? Per gli effetti speciali? No, non credo. Ne fanno tanta di immondizia con effetti speciali grandiosi e scene d'azione mozzafiato, che però resta immondizia. Ricordo ancora con dolore quando uscii dalla sala dopo aver visto Van Helsing. Deve essere qualcos'altro. E secondo me questo qualcos'altro è la nostalgia.

Nostalgia innanzitutto degli anni '80, gli anni di quando ero ragazzino. Dei neon e della musica col sintetizzatore, della moda esagerata e degli eccessi luminosi, dei videogame cubettosi e delle sale giochi, delle gomme da masticare e delle biciclette BMX. Nel film ci sono molti omaggi a quegli anni, perché il primo Tron era degli anni '80, e probabilmente ogni piccolo omaggio ha smosso qualcosa dentro di me.
Poi nostalgia della fantascienza, di quel tipo di fantascienza. Cavolo, la fantascienza che si leggeva sui libri Urania, quella fatta di scienza spinta oltre il credibile, di tecnofantasie del tutto inverosimili, di quella che vedeva nel progresso tecnologico una porta per raggiungere mondi inventati apposta per evadere da questo. Quella fantascienza non esiste più. Adesso esistono solo due tipi di fantascienza: quella ancorata saldamente alla realtà, che gioca con i nostri incubi e le nostre sicurezze, rimuovendole e sostituendole con il mistero e l'inconsueto; e poi esiste la fantascienza fracassona, quella che distrugge un set dopo l'altro per la gioia delle nostre pupille e del nostro testosterone. Pochi film si discostano da tutto questo, e sono i film di fantascienza che, riusciti o meno, mi fa davvero piacere guardare (ad esempio Moon, o Sunshine, o Pitch Black).
Beh secondo me Tron Legacy, al di là di tutti i suoi difetti, ha avuto il pregio di unire queste due nostalgie. Forse per questo, mi è piaciuto molto.

Nessun commento: