venerdì, marzo 09, 2012

Drizzit 240

Poiché il fumetto è una successione di immagini, le scene d'azione subiscono per forza di cose una frammentazione che le rende più ostiche da rappresentare. In pratica bisogna mettere su carta solo i punti cruciali, cioè quelli che guardando un combattimento dal vivo attirerebbero di più l'attenzione, quelli che stupirebbero di più. In alcuni fumetti di super-eroi si predilige invece il paginone con la ressa globale, o la sequenza di colpi che trascende i bordi delle vignette. Nei manga la tecnica più utilizzata è spezzare il combattimento infilandoci dialoghi assurdi tra i combattenti e/o riflessioni in voce narrante, cioè momenti di "pausa" che sottraggono dinamica alle scene permettendo di rappresentarle... e anche di far durare lo scontro 60 volumi. Le sequenze di combattimento inoltre rubano tantissimo spazio. Se si è bravi, in quattro vignette si può riassumere un dialogo di dieci minuti; per un combattimento di dieci minuti ci vorrebbero (forse) quattro pagine.

Ho immaginato Drizzit e Brando duellare per ore, colpo dopo colpo, spada contro spada. Poi quando sono andato a scrivere la sequenza delle vignette, mi sono reso conto che non c'era nulla di particolarmente divertente in quello che avevo immaginato. Alla fine ho disegnato quello che vedete sopra, la striscia 240. In pratica le parole "me lo immaginavo diverso questo scontro" sono le mie.

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