giovedì, maggio 31, 2012

Sobriamente un paio di palle.

NOTIZIA DELL'11 MAGGIO 1976
«Non si svolgerà la parata militare del 2 giugno Roma. La parata militare del 2 giugno, quest'anno, non si svolgerà.» Lo ha comunicato il ministro della difesa Forlani, con una nota ufficiale. La decisione è stata presa a seguito della grave sciagura del Friuli e per far si che i militari e i mezzi di stanza al nord siano utilizzati per aiutare i terremotati anziché per sfilare a via dei Fori imperiali.

NOTIZIA DELL' 29 MAGGIO 2012 
Giorgio Napolitano: «Celebreremo sobriamente il 2 giugno ma lo dedicheremo alla memoria delle vittime, al dolore delle famiglie e anche a momenti di scoramento che devono essere superati.»

Secondo me una parata può essere "sobria" quanto una peperonata con le salsicce può essere "light". Qualcuno dice (giustamente) che a pochi giorni dall'evento, i soldi della parata sono già stati spesi. E' vero, ma le centinaia di soldati che sfileranno a passo dell'oca davanti al presidente avrebbero potuto essere impiegati per dare una mano dove serve. Ogni mezzo utile che invece di essere di supporto sfilerà il due Giugno, sarà un calcio in faccia ai disagiati dell'Emilia. Annullare la parata non significa annullare la festa del 2 Giugno, che resta una festa importante, significa dedicarla alle vittime del terremoto e forse quindi darle importanza e senso: la Repubblica è vicina alle vittime. Magari qualcuno così si ricorda pure che cosa si festeggia il 2 Giugno, visto che per gran parte degli italiani è la festa delle forze armate.


1 commento:

Shunrei ha detto...

Sottoscrivo completamente: non ci credo che annullando la manifestazione almeno qualche soldo non potrebbe essere risparmiato e destinato dove ce n'è davvero bisogno (pensiamo anche solo allo sverso di carburante che serve per far muovere i mezzi militari). O, se non vogliamo parlare di soldi, parliamo almeno di braccia... in questo caso non "sottratte all'agricoltura", ma sicuramente sottratte alla rimozione delle macerie!