domenica, giugno 23, 2013

Drizzit 724-728








Come avevo anticipato la scorsa settimana, sto approfittando più che posso del momento di "pausa" nella trama per giocare un po' con i miei personaggi. Nelle strisce come le prima quattro di qui sopra, Drizzit assume in tutto e per tutto l'aspetto del "mezzo" che incarna: la striscia a fumetti. Sono strisce che potrebbero essere lette anche a se stanti, senza bisogno di aver letto le precedenti e addirittura senza conoscere i personaggi. Una striscia a fumetti tradizionale è composta per il 90% da strisce come queste. Drizzit ovviamente, essendo un webcomic, può permettersi di non essere una striscia a fumetti tradizionale e quindi molto spesso non lo è: basta guardare invece le ultime strisce della settimana. Cominciata la storia di Baba Yaga, non è più possibile prescindere dalla conoscenza delle vicende precedenti. Ad esempio per capire l'ultima striscia, è necessario aver letto almeno quella precedente.

Al di là di tutti i discorsi sulla forma, è innegabile che le strisce "a se stanti" riscuotono un maggiore successo, almeno per quanto riguarda visualizzazioni, likes e condivisioni. Tuttavia sono sicuro che molti lettori di Drizzit seguono il fumetto per la storia che si dipana lentamente di striscia in striscia, quindi è importante alternare tra i due tipi di striscia per accontentare entrambi i lettori.

Curiosando un po' di più tra i dati di Facebook ho anche scoperto che le lettrici amano di più le strisce che portano avanti la trama, mentre i lettori di sesso maschile prediligono la gag e le strisce con le battute a se stanti (ovviamente ci sono eccezioni in entrambi gli insiemi, è chiaro). Il fatto che Drizzit abbia un palco di lettori suddivisi abbastanza equamente tra ragazzi e ragazze significa che nel complesso la storia e l'umorismo sono ben miscelate senza deludere nessuno. Anche se ogni tanto scappa fuori qualche lettore idrofobo che commenta "ci vuole più azione" oppure "basta con questo filler". Ma appunto, è una minoranza (e se ne fate parte, vi consiglio di leggere qui).

Curiosità su Shedim. Ho letto che molti già parlando di succube. Mi sembra che in una striscia che deve ancora arrivare Baba Yaga stessa chiarisca il concetto, ma mi piace anticiparlo per tutti gli amanti delle curiosità: Shedim non è una succube. Nell'immaginario e nella biblioteca dei mostri esistono numerosi esempi di demoni che risucchiano l'energia vitale, a volte proprio con il bacio. Tuttavia Shedim non appartiene alle categorie più famose (la succube o il vampiro ad esempio). Shedim è il nome dei demoni in ebraico, forse quindi Shedim è IL demone. Viene nominato un paio di volte addirittura nella bibbia. Viene descritto come una donna con artigli e piedi da gallina, che per essere "saziato" accetta sacrifici dai suoi adoranti. Non è ben chiaro se si tratti di sacrifici in termini di vite umane, oppure di soddisfazione sessuale... io ho preferito un mix delle due cose, per non far torto a nessuna delle due interpretazioni.
Dovendo calare il tutto in un'ambientazione fantasy (ed essendo un giocatore di ruolo) ho anche definito esattamente la tipologia di demone alla quale appartiene la madre di Baba Yaga in termini regolistici: si tratta di un Kyton, ovvero di un diavolo torturatore (neutrale malvagio) originario non dei piani inferiori bensì del piano delle ombre. I Kyton più famosi sono gli "avangelizzatori", ovvero i cosiddetti Diavoli delle Catene, ma ne esistono anche altri tipi come ad esempio le Termagant, ovvero le femmine progenitrici. Nella demonologia e nella letteratura medievale le Termaganti sono diavoli di aspetto femminile terribilmente violenti e crudeli, associati spesso a culti considerati "pagani" dalla cristianità (ad esempio quello mussulmano), tanto che il termine Termagante può essere usato come sinonimo di virago, strega o comunque con il significato di donna terrificante e crudele. Mi piace pensare che Shedim sia una specie di Termagant "superiore" perché per aver concepito un essere potente come Baba Yaga deve essere a sua volta altrettanto potente.

Fine delle curiosità!
Ci rileggiamo domenica prossima!
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