domenica, novembre 24, 2013

Drizzit 853-858







Non so cosa abbiano le ultime strisce di particolare rispetto alle precedenti, quello che so è che stanno piacendo moltissimo, e la cosa non può che farmi piacere. Drizzit viene pubblicato gratuitamente online al solo scopo di farvi divertire, e quando vedo che una striscia dopo l'altra i "likes" lasciati su Facebook salgono a più di mille, i commenti si susseguono deliranti e la striscia viene condivisa innumerevoli volte, allora penso che la missione sia compiuta (proprio come dice Wally in una delle strisce di questa settimana).

Seguono le mie riflessioni sceme. Ma prima, i consueti ringraziamenti. E' grazie ai commenti dei lettori che riesco sempre a correggere la maggior parte degli errori grossolani che mi capita di inserire nelle strisce: questa settimana Wally tagliava il braccio sbagliato del vroccio (qui sopra vedete la versione corretta). C'è poi un errore in quest'ultima vignetta (Drizzit regge un manuale con la copertina sul retro) ma ho deciso di lasciarlo così... potrebbe essere la quarta di copertina con il titolo in cima, e comunque chissenefrega! Invece ho aggiunto i capelli a Drizzit nella sequenza dei suoi sogni ad occhi aperti (penultima striscia, 857) perché molti di voi si chiedevano come mai Driz si immaginasse pelato. Era chiaramente una semplificazione dovuta alla semplicità del tratto, ma al sedicimilionesimo commento "ehi come mai si immagina pelato?" ho deciso di disegnarci i capelli e farla finita!

Le riflessioni di questa settimana partono da una mia intervista rilasciata a Informazione Quotidiana, che ho realizzato chiedendo ai miei lettori di suggerire le domande che poi mi avrebbero posto. Così è stato, i lettori si sono espressi e hanno votato (a colpi di likes) le domande migliori. L'intervista potete leggerla qui. Rispondendo a una delle domande, ho affermato che aspiro a scrivere un fumetto che non sia di "nicchia" ovvero fruibile solo ai giocatori di ruolo o ai maniaci del fantasy. Un paio di settimane fa me la sono anche presa, in maniera un po' brusca, con quei lettori che non fanno altro che riportare il fumetto alle regole di Dungeons & Dragons e spiegare così quello che accade. Ho scritto, appunto, che è scemo farlo, perché se una cosa nel mio fumetto non si spiega nel fumetto stesso e bisogna invece ricorrere ai manuali di presunti giochi di ruolo per capirla, allora ho fallito miseramente nelle mie intenzioni. Ad esempio se Baba non riesce a resuscitare qualcuno, non ha senso riportare le regole di D&D in cui si spiega come funziona la resurrezione lì, perché la cosa sarà di certo spiegata nel fumetto. Non voglio che Drizzit debba essere letto con il Manuale del Giocatore a fianco.

Precisato questo, è palese che l'ultima striscia di questa settimana è una sonora presa in giro di tutti coloro che lo fanno. Sir Tallis ha ragione: è idiota cercare un "ladro" quando si deve disattivare un congegno meccanico e magico così complesso. Serve un esperto di meccanismi e/o uno di arti arcane. Ma in D&D queste capacità sono proprie della "classe" del ladro, ed è entrato quindi nell'immaginario comune, traslando da gioco di ruolo a videogames, giochi da tavolo e poi libri, che per disattivare trappole del genere occorra il ladro. Ladro che potrebbe avere artigianato ingegneria, conoscenze arcane e sapienza magica zero e comunque possedere disattivare trappole +25, secondo una logica assolutamente priva di senso ma orma solidificatasi in decenni di sessioni di gioco.

Quello che mi preme sottolineare è come la striscia sia piaciuta soprattutto ai giocatori di ruolo, cioè a coloro che (ipoteticamente) sono presi in giro, e che potenzialmente sono proprio coloro che quando Baba guarisce una ferita a un compagno commentano "ehi ma è un incantatore arcano non dovrebbe avere le cure!". Eheh :)

Concludo ricordandovi che sabato 7 dicembre sarò a Torino presso la Fumetteria Guruguru. Se volete venire a trovarmi, trovate tutte le informazioni sulla pagina di Facebook dell'evento.
Ciauz!

Maggiori informazioni? Drizzit su Wikifumettisulweb!

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