martedì, luglio 30, 2013

Drizzit 750-754







Ommioddio sono in ritardissimo!!! Non avevo ancora pubblicato le strisce della settimana scorsa! E' che tra il concorso e l'uscita di Drizzit - Legami di Sangue in cartaceo ho avuto la testa impegnata altrove (a proposito di quest'ultimo: fino a metà Agosto sarà in offerta lancio a 10 euro anziché 12 se lo ordinate presso lo Shockdom Store, vedi link qui a fianco).

Vale la pena giusto ribadire due cose, sulle strisce di questa settimana. La prima è che la casa di Baba Yaga NON E' ISPIRATA AL CASTELLO ERRANTE DI HOWL. Lo so, l'avevo già scritto altrove in passato, ma vale la pena ribadirlo. Baba Yaga è una strega leggendaria delle novelle dell'est europa, la trovate descritta un po' ovunque, su wikipedia, in diversi libri di favole, è comparsa sia in composizioni musicali che in numerosi film, cartoni, libri e fumetti. Insomma è una star internazionale. Sin dal 1700 si dice che abiti in una capanna di legno in grado di spostarsi su zampe di gallina (a volte si dice su una sola zampa di gallina, ma il più delle volte su due). La capanna danzante di Baba Yaga è anche descritta in un'avventura di AD&D molto famosa. Insomma Miyazaki ha creato un film d'animazione stupendo, ma il film è tratto da un romanzo, e sia la scrittrice del romanzo originale che lo stesso Miyazaki si sono probabilmente ispirati alla casa di Baba Yaga. Molto più umilmente, io ho solo riadattato la capanna delle favole settecentesche.

La seconda cosa è che... sono molto contento delle strisce che ho pubblicato in quest'ultimo periodo. Mi sembrano davvero corrispondere a quello che ho sempre desiderato scrivere per Drizzit. Sono strisce umoristiche ma abbastanza profonde da non lasciare sorridere ed essere dimenticate, poi sono disegnate sufficientemente bene da ritenermi soddisfatto, e infine mi sembra che i personaggi, l'ambientazione e l'umorismo funzionino. Scusate il breve momento di auto-esaltazione ma fra poco l'avventura prenderà pieghe piuttosto incalzanti e sono sicuro che molti lettori (così come me) rimpiangeranno questi momenti di pace e interazione tra i personaggi.

Alla prossima settimana!
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domenica, luglio 28, 2013

Drizzit Best Caption Give-away!

Quale miglior modo di ravvivare un'afosa domenica estiva, se non mettere in palio una copia di Drizzit - Legami di Sangue autografata con dedica disegnata? Il concorso era semplice: ho preso una striscia "bis" che avevo creato di recente per far notare la grande quantità di cristalli accumulati da Baba, e ho cancellato praticamente tutto il testo tranne la battuta iniziale:


Tutto ciò che occorreva fare, nel tempo limite di 4 ore, era di inventare le battute mancanti. La migliore tra le proposte sarebbe stata proclamata vincitrice. La striscia in questione, con le battute vincenti, sarebbe stata pubblicata entrando a far parte della serie regolare, e il co-autore sarebbe stato adeguatamente accreditato! E naturalmente, avrebbe vinto l'albo in premio.

Ebbene, ci sono stati 300 partecipanti! Ho passato le ultime ore a leggere tutti i commenti e... a farmi un sacco di risate! Ho cercato di mettere "mi piace" a tutti i commenti che mi avevano divertito, ma non sono sicuro di essermi ricordato di tutti. Purtroppo non tutti i commenti che mi hanno divertito potevano essere premiati. Ecco i motivi per i quali il vostro commento potrebbe non aver vinto anche se era davvero divertente:

1) Alcuni commenti erano... ripetitivi. Cioè già qualcuno prima di voi aveva inserito una battuta simile (esempio: Wally che si meraviglia che i cristalli somiglino a ghiaccioli). In questi casi, ho dato brutalmente la precedenza a chi aveva postato per primo la battuta.

2) Alcuni commenti facevano riferimento al concorso, ad esempio quelli in cui Dotto o Wally commentavano "eh l'autore ci sta facendo fare il suo lavoro" o cose del genere. Purtroppo li ho dovuti scartare perché nella continuity delle strisce non si farà alcun riferimento al concorso, quindi i lettori che leggeranno la striscia definitiva non capirebbero a cosa ci si riferisce!

3) Per lo stesso motivo, ho dovuto scartare tutti quelli che facevano riferimento alla pagina della Drizzit-pedia in cui sono descritti i cristalli (vedi immagine qui di fianco). Perché non è detto che chi legge le strisce abbia letto la Drizzit-pedia e non si può darlo per scontato. La Drizzit-pedia ad esempio non è stata ancora stampata, quindi se un lettore trovasse un riferimento del genere sull'albo cartaceo non lo capirebbe.

4) Alcuni commenti erano volgari, misogini o facevano riferimento a luoghi comuni poco divertenti, cioè facevano uso di quel tipo di comicità che in Drizzit non troverete mai. So che qualcuno può trovare divertente parlare di cristalli infilati nel sedere o cose simili, ma diciamo che non è esattamente il tipo di battute che mi piace leggere... quindi se avete calcato troppo la mano in quel senso è probabile che la vostra proposta sia stata scartata.

5) Molti di voi non hanno tenuto minimamente conto dello spazio a disposizione, postando testi troppo lunghi da inserire e quindi impossibili da utilizzare! Mi dispiace, alcuni erano davvero forti ma bisogna anche fare i conti con l'editing!!!

Alla fine insomma, mi sono ritrovato con queste quattro finaliste tra cui scegliere il vincitore:















Ma insomma, quale delle quattro ha vinto? Ebbene andiamo per esclusione. Fermo restando che queste quattro sono, chiaramente a mio parere, le migliori quattro su 300, quella di Andrea la ritengo ottima (è la prima che è stata postata sui ghiaccioli, tra l'altro), ma nella forma è decisamente ostica da assimilare, diciamo che manca di semplicità. Quella di Daniela è perfettamente inserita nell'ambientazione ma gioca un po' troppo sul cliché... non c'è niente di male a farlo, ma la vedo come la tipica battuta che farebbe una lettrice parlando di Katy, e questo le fa perdere un po' di forza. Quella di Giorgio è mitica ma si basa su un presupposto non valido: e cioè che le fonti di potere siano sempre gemme, pietre, cristalli: immagino che il riferimento sia al mondo dei videogiochi, giochi di ruolo e fantasy in generale, ma nel contesto della striscia non si capisce e potrebbe essere frainteso, cioè il lettore potrebbe pensare che anche in Drizzit le fonti di potere magico sono sempre pietre, cristalli e gemme. In tal caso Wally non starebbe compiendo metafumetto e la battuta perderebbe di umorismo. In pratica se Wally stesse facendo una considerazione generale, la battuta sarebbe perfetta, ma la considerazione sarebbe sbagliata. Quindi il vincitore non può che essere Emanuele Iannone! Congratulazioni!

La striscia vincitrice, di Emanuele Iannone. Congratulazioni!


C'è da aggiungere anche una menzione speciale per Elena Entradi che praticamente ha postato una versione perfettamente "omologa" a quella che avevo pensato all'origine come 758bis (quella che posto qui di seguito è la mia versione, non quella di Elena, ma vi assicuro che più o meno la battuta era la stessa, solo che lei citava un toast al formaggio al posto della pignatta per fagioli).


Avrei tante altre cose da dire, del tipo che ho gradito molto tutte le battute in cui si faceva riferimento a precedenti altre strisce, come quelle in cui veniva ripescato il rapporto di Wally con Driass o quelle in cui si citavano detti dei nani filosofi, o quelle in cui veniva menzionato il modo di Katy di risolvere ogni cosa pomiciando con tipo di turno... siete stati bravissimi!!! Ora però basta che l'ho tirata fin troppo per le lunghe! Chissà... magari potrei ripetere l'iniziativa, fra qualche mese!

sabato, luglio 27, 2013

Legami di Sangue!


Finalmente l'edizione cartacea di DRIZZIT-LEGAMI DI SANGUE è disponibile presso lo Shockdom Store! Siccome c'è Agosto di mezzo, le spedizioni inizieranno a settembre, ma per chi PRE-ORDINA l'albo in anticipo ci sono 2 euro di sconto sul prezzo di copertina!

"Drizzit - Legami di Sangue" raccoglie tutte le strisce della serie omonima di Drizzit, dal rapimento di Wally alla battaglia con Driass, dallo scontro con la Banda del Procione Sanguinario al ritorno di Baba Yaga! Il tutto arricchito dall'introduzione di Riccardo Crosa (autore di Rigor Mortis - il Genio del Male) e da una galleria finale di illustrazioni extra!

Vi ricordo che Drizzit è un webcomic gratuito: il cartaceo è un modo per contribuire al consumo di Grisbì dell'autore, ma soprattutto è stato creato per tutti i lettori che vogliono leggere, sfogliare e collezionare le strisce di Drizzit su carta, in volumi curati e stampati da Shockdom! Quindi fatene scempio, sniffatori di cellulosa!!!

PS ovviamente c'è anche Drizzit e il Tesoro del Drago, per chi ancora non l'ha acquistato.

lunedì, luglio 22, 2013

Drizzit 745-750









E questa settimana sono ben OTTO strisce! Come mai? Beh innanzitutto perché c'erano molti bis e valeva la pena accelerare. Poi perché ho trovato molto divertenti e interessanti le discussioni dei lettori riguardo alle vicende narrate, come dicevo anche la scorsa settimana.

I tempi di ricarica dei cristalli comunque sono terminati, da ora in poi dovrebbe prendere il via un arco narrativo piuttosto ampio che non mi permetterà più, per un po' di tempo, di inserire strisce slegate dagli eventi della trama. O almeno, non con la facilità con cui l'ho fatto all'inizio di questa serie.

Non ho altro da aggiungere se non... buona lettura!
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martedì, luglio 16, 2013

Drizzit @ Muso Rock Festival!


Sarò al MUSO Rock Festival di Oriolo Romano (Viterbo) il prossimo weekend, da venerdì 19 a domenica 21, dalle 18.00 a notte tarda. Assieme a me ci saranno disegnatori, illustratori e fumettisti del calibro di Marco Cosentino, Davide "Dado" Caporali e Silvia Crocicchi. Date un'occhiata ai rispettivi blog per rendervi conto!

Ci troverete tutti raccolti nell'AREA ARTISTI, all'interno dello stand dedicato ai games, laddove i ragazzi della Gilda del Drago Nero organizzeranno anche giochi e tornei. Inoltre nello stesso stand troverete anche negozi di fumetti, gadget e oggettistica musicale.

Essendo un festival della musica, noi siamo un po' la "ciliegina sulla torta". L'evento sarà incentrato principalmente sui concerti delle band che si succederanno sul palco (e siccome di musica non ne capisco una cippa-lippa, non posso consigliarvi nulla se non di dare un'occhiata al sito del MUSO stesso).

Concludo con una super-notizia: probabilmente troverete in vendita in assoluta anteprima il secondo volume di Drizzit, e cioè Drizzit - Legami di Sangue, fresco fresco di stampa. Sarò lì per spacciarlo come fossero caramelle, e naturalmente per fare disegnini e dediche a tutti coloro che verranno a trovarmi!

domenica, luglio 14, 2013

Drizzit 739-744









E' bello quando le strisce della settimana finiscono precisamente dove sarebbe più opportuno. Questa volta, subito dopo che Baba Yaga ha svelato il suo nuovo "aspetto".

Leggendo qua e là le reazioni dei lettori alle azioni di Wally e Baba mi sono reso conto che, nonostante le quasi 750 strisce pubblicate, ci sono ancora molte perplessità sui caratteri di questi personaggi. Ad esempio c'è ancora gente che si stupisce che Wally sia intelligente. Beh Wally non è "intelligente" nel senso di sveglio, è un tontolone e soprattutto è molto, moltissimo ingenuo. Una specie di bambino troppo cresciuto. Ma è coltissimo, legge molto (e di tutto). Mi piace pensare che queste siano le conseguenze di una vita trascorsa senza doversi mai preoccupare di niente. Wally da bambino precipitava nelle scarpate e si faceva male, ma poi rigenerava fratture e ferite, ritornava in cima e riprendeva il sentiero. Veniva morso da una vipera mentre raccoglieva mirtilli? Pazienza. Si ustionava una mano raccogliendo una salsiccia caduta nel fuoco? Pazienza. La conseguenza di un'infanzia e un'adolescenza trascorse senza alcun bisogno di "stare attento" alle cose lo hanno formato in quel modo. Non c'è da stupirsi però che si accorga dei sentimenti degli altri, o che ricatti Baba per dei torroni. Non ci vedo nulla di strano. Wally è così.

Per quanto riguarda Baba invece, la confusione regna sovrana. Molti lettori, vedendola assumere la nuova forma, le hanno dato persino della stupida. C'è chi parla di estremo sacrificio per amore, e chi la accusa di essere una che per Drizzit farebbe di tutto. Ma è proprio il contrario.
E' proprio perché non ha intenzione di cambiare carattere (cosa che Drizzit spera fin da quando l'ha conosciuta) che si è elfotappizzata. E' chiaro infatti che quel nuovo aspetto, più carino e dolce, le fa guadagnare punti agli occhi di Drizzit. Vi sembra una mossa stupida?
Alcuni le hanno suggerito di "alzare" Drizzit, ma vi ricordo che quando l'ha fatto, è stato solo perché lui era il suo servitore durante una serata di gala. A Baba non interessa che Drizzit sia più alto, e a Drizzit non interessano le dimensioni delle tette di Baba (è una cosa che interessa solo ai lettori, e chiaramente Baba dei lettori se ne frega). Insomma a ben vedere, Wally le ha semplicemente fornito un'idea per avvicinarsi di più all'ideale di Drizzit senza dover perdere la propria dignità o modificare la propria personalità. Perché non sfruttarla?

Sono sicuro che anche per i lettori sarà molto divertente scoprire se effettivamente, adesso che Baba Yaga non è più la super-gnoccona del gruppo bensì una piccola elfetta, Drizzit avrà meno timore di avvicinarla e di ricevere le sue avances. Voi che dite? ;)
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lunedì, luglio 08, 2013

Drizzit 735-739








Nelle strisce di questa settimana ho approfittato dei temporeggiamenti di Baba per raccontare la morte di Collinolio. Ebbene sì, anche questo personaggio ci lascia (per sempre). Collinolio non era che la parodia del personaggio originale Montolio dei romanzi di Drizzt Do'Urden, e l'avevo introdotto principalmente per prendere un po' in giro quella parte dei libri di RA Salvatore. Finito il suo compito, era un po' inutile. Mi sono divertito molto a programmare per lui una fine che ricorda quella di Yoda in StarWars.

Ho notato che molti lettori mi accomunano a George Martin (l'autore di Game of Thrones) per la disinvoltura con la quale rinuncio ai personaggi, uccidendoli. Me l'hanno fatto notare tipo... 3498 volte! ...e continuano ancora. Non ci sarebbe niente di seccante se non fosse che a me quello che fa George Martin non mi sembra né strano, né atroce, né stigmatizzabile. In Game of Thrones i personaggi muoiono. E allora? Non capisco. E' una storia. La morte nel contesto narrativo è un elemento come un altro. Mi piace il fatto che non si sappia mai chi muore e chi sopravvive, in un racconto. E' l'unico elemento di forza di film altrimenti orrendi tipo Blu Profondo (quello con gli squali intelligenti). Anche nell'ultimo Star Trek (Into Darkness) mi è piaciuto moltissimo il modo in cui hanno giocato con la presunzione dello spettatore di sapere chi morirà.

Per questo, quando un lettore mi dice "Sei come George Martin" io penso: embeh? Che c'è di male? Poi penso a quanto devono rompere le palle a George Martin per 'sta cosa, e d'improvviso il fatto che mi accomunino a lui diventa un problema piccolo piccolo.

Nel mio fumetto credo che il fatto che i personaggi muoiano indichi che non ho bisogno di trascinarmeli appresso quando hanno esaurito la loro parte. Mi sento ancora abbastanza "fertile", non mi è mai capitato di sedermi a scrivere la sceneggiatura di una nuova serie di strisce e non sapere cosa cacchio scrivere... quindi non ho ancora bisogno di far tornare vecchi nemici, resuscitare gente, riproporre personaggi già visti. Questo non significa che io non faccia uso di personaggi secondari ricorrenti (come Dorna, o Greta, o il cugino dell'oste di Topple), mi piace che ogni tanto sbuchi fuori di nuovo qualcuno, ma appunto devo sentirne l'esigenza. Insomma prima deve crearsi la situazione in cui mi serve un personaggio, e poi si pesca quel personaggio. E allo stesso modo, quando un personaggio non mi serve più, programmo la sua uscita di scena.
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sabato, luglio 06, 2013

Talia e la pioggia

In quest'ultima settimana l'estate si è dimostrata talmente gentile e premurosa nei miei confronti, che quasi potrei rivedere il mio giudizio su di lei (odio l'estate).

Nei recenti pomeriggi spesso il cielo è stato velato, e anche se le temperature erano troppo alte per i miei gusti, più di una volta mi è capitato di andare a cercare la felpa nell'armadio perché una T-Shirt non era abbastanza. Di rado ho dovuto accendere il ventilatore e considerato che lavoro al computer (una specie di radiatore sotto la faccia di chi lo usa), direi che questa è una cosa stupenda! Ma soprattutto, e questa è stata la cosa più bella, un paio di notti in questa settimana ha piovuto di brutto.

Quando accade, per me è sempre un'esperienza incredibile. Me ne sto sul letto, rotolandomi nel dormiveglia, poi un ribollire lontano di tuoni mi accarezza i timpani. Man mano i tuoni si avvicinano, incerti e sempre più vigorosi, cullandomi nel ritmo incostante del loro susseguirsi. Dopo un po' un sibilìo lontano mi avverte che uno sciame di piccole gocce si sta avvicinando. L'aria si fa densa di umido, la temperatura si abbassa, il vento si pregna di un odore inconfondibile: quello del temporale estivo. Quello è il momento più bello: mi rigiro nel letto mentre tamburellano sul vetro le prime gocce, destinate a trasformarsi entro breve in un concerto cacofonico di frenetiche piccole percussioni. Quando arriva il temporale vero e proprio, mi sento un po' Dorothy nel mezzo del tornado, il letto pare sollevarsi in mezzo al frastuono, la brezza scivola nella camera e nel buio attraverso la finestra socchiusa, qualche lampo mi avverte che la festa è cominciata. Lo scroscio della pioggia è talmente rilassante che il mio cervello non sa se addormentarsi o restare sveglio a goderselo. Alla fine resta indeciso, tra la veglia e l'oblio, senza lasciare spazio a sogni che sarebbero senza dubbio meno belli.

Ecco, la pioggia in estate mi fa questo effetto.

Negli scorsi inverni è capitato più di una volta che Talia mi abbia accompagnato in giro durante le giornate piovose, ad esempio nei giorni in cui dovevo andare a Roma dal dottore per la mia seduta periodica. Le sconsiglio sempre di venire. Anche se è invisibile, tra le gocce di pioggia i passanti potrebbero scorgere il suo profilo, così come potrebbero accorgersi dei suoi passi sui marciapiedi colmi di pozzanghere e ancora bagnati. Per questo deve aspettarmi sempre silenziosa e immobile in posti isolati, come ad esempio nel bel mezzo di un ponte. Poca gente attraversa i ponti, quando piove di brutto. Ma lei mi risponde che lo fa volentieri, dice che a stare sempre a casa si annoia, e che stare immobile e silenziosa sotto la pioggia le piace. Non so in che modo un giorno piovoso possa piacere alla musa della commedia, non gliel'ho mai chiesto quindi evidentemente non mi interessa.

Quando finisco di fare le mie cose e torno da lei, la ritrovo lì ad aspettare. Con fare entusiasta mi racconta tutto quello a cui ha assistito mentre immobile fingeva di non esistere, appoggiata a una ringhiera, sotto l'ombrello. E le cose di cui mi racconta sono insignificanti, davvero. Mi dice di aver assistito a vecchietti che passeggiano, turisti olandesi che comprano biglietti dell'autobus, bambini che litigano per una figurina rara, mendicanti di passaggio, vigili urbani, cani portati a passeggio che fanno la cacca nelle aiuole. Talia osserva la gente con gli occhi di chi non ci ha mai vissuto in mezzo. E forse è proprio per questo che le sembra tutto così eccezionale.
Mentre torniamo a casa non posso fare altro che ascoltarla (dico davvero, non posso fare altro, non c'è modo di farla stare zitta). Ma dal resoconto che una musa mi fa del quotidiano vivere di una strada bagnata di pioggia ottengo sempre tutta una serie di spunti che poi si traducono in idee interessanti per i miei racconti.

E' così che le muse ispirano gli autori? Prestando loro innocenza e curiosità? Non lo so. Ma credo che chiunque legga alcuni dei miei racconti possa farsi un'idea abbastanza precisa di cosa ottengo dalla mia convivenza con lei. Si potrebbe obiettare che non si tratta di racconti allegri, alcuni sono grotteschi, altri sono inquietanti, altri sono tristi. E' vero, infatti la maggior parte di questi racconti a Talia fanno schifo, dice che sono brutti. Ma ce ne sono anche di divertenti, che a lei piacciono. Mi dispiace di non poterli pubblicare tutti qui sul mio blog, alcuni sono troppo lunghi, altri troppo grezzi e poco adatti alla pubblicazione. Ma se siete curiosi, qualcuno ce n'è. Ad esempio provate a leggere il Brucomela, o il Bambino della Pioggia, o l'Analista.

E sappiate che nonostante a Talia non piacciano, è lei che devo ringraziare.